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Il volume affronta le varie "mitologie dell'impero romano" emerse dal dibattito contemporaneo: la presunta tolleranza religiosa e politica di Roma, l'unità culturale dell'impero, la sua dimensione multietnica, le modalità dell'integrazione e della cattura del consenso, la sua evoluzione in senso unipolare, la sua lunga durata e i motivi che ne determinarono la caduta. Dall'analisi delle dichiarazioni e degli scritti di autorevoli storici, politologi, giornalisti, studiosi e cultori di varie discipline, si scopre che la tradizione è stata usata, strumentalizzata e in alcuni casi anche inventata per giustificare iniziative imperialistiche, difendere assetti governativi e proporre modelli culturali e comportamentali di volta in volta funzionali a determinate élites o a determinati assetti sociopolitici o socioculturali. Rivolto in particolare agli studenti universitari e agli studiosi di storia romana ma anche delle epoche successive fino alla contemporaneità, il volume offre una lettura di grande interesse pure a tutti coloro che amano approfondire le questioni storiche, specie nelle loro dinamiche di lunga durata e nel loro rapporto con l'attualità.